“Il trauma accade quando l’organismo è sottoposto ad uno stress superiore ad ogni sua capacità di adattamento necessaria a regolare gli stati di attivazione. Il sistema nervoso (traumatizzato) si disorganizza, smette di funzionare e non riesce più a ristabilirsi.

Questa condizione si manifesta in una fissazione globale e in una fondamentale perdita della capacità ritmica di autoregolare l’eccitazione, di orientarsi, di essere nel presente e di fluire con la vita.”

                                                                                                                                                                                                                      P. Levine

 


 

L'approccio alla cura


 Per far meglio comprendere l’approccio alla cura che propone Somatic Experiencing® occorre fare una breve premessa che descriva il processo dello stress e la differenza che esiste tra lo stress e il trauma.


 

Cos’è lo stress?

 

Lo stress è una reazione naturale dell’organismo a stimoli esterni che alterano il suo equilibrio.

Sopraggiunge quando una particolare situazione comporta richieste alle risorse che l’individuo ha a disposizione per potervi far fronte in modo efficace.

Non è una condizione necessariamente patologica o negativa, piuttosto è una reazione in primo luogo adattativa, cioè finalizzata a ristabilire o a mantenere l’equilibrio del nostro Sistema Nervoso durante situazioni che richiedono una nostra reazione di qualsiasi genere: mentale, emotiva, fisica.

 

Tuttavia se la situazione è particolarmente forte o importante per noi, se ci sembra di avere poche risorse, se la situazione è ricorrente, allora il livello di stress può diventare molto alto e, a lungo andare, creare le condizioni per problemi più o meno importanti al nostro intero organismo.

 

 

Stress e trauma


C'è una differenza  tra esperienza stressante ed esperienza traumatica, o shoccante?

Proviamo a chiarire in modo sintetico ma comprensibile.

Lo stress si riferisce all'interazione dinamica tra gli eventi stressanti e le capacità del soggetto di affrontarli pienamente ed efficacemente (capacità di resilienza). Esiste uno stress che permette all'organismo di rimanere attivo e in buona salute (chiamato eustress), ma c'è anche uno stress che favorisce la malattia (chiamato distress), come dicevamo poco sopra.

Il trauma (o shock) invece è qualcosa di diverso e di particolarmente potente: si riferisce a una frattura negli equilibri del nostro intero Sistema Nervoso e nella crescita integra del nostro Sé, ad una perdita di contatto (una dissociazione) con qualche parte di noi (la nostra memoria, il nostro corpo, il nostro mondo emotivo, qualche capacità percettiva, ecc.). E’ una sorta di ferita che causa una difficoltà a vivere pienamente varie situazioni della propria vita.

Ma è importante sapere che le varie reazioni che abbiamo dopo un trauma, cioè lo stress post traumatico, sono reazioni normali di persone normali ad un evento anormale, eccezionale.


Il Disturbo Post Traumatico da Stress invece e' una categoria descritta dai clinici (psichiatri, psicologi, medici) che definisce una patologia di questo meccanismo. Ciò avviene quando queste reazioni e sintomi non se ne vanno col passar del tempo ma anzi, spesso aumentano di natura, frequenza o intensità.

Esiste poi il Disturbo da Stress Post Traumatico complesso, categoria proposta da alcuni dei maggiori clinici a livello mondiale, che si riferisce a quella che forse è l'esperienza più devastante e complessa da curare: l'esperienza, solitamente fatta in età evolutiva (bambini e adolescenti), di relazioni violente e abusanti (maltrattamenti ripetuti, trascuratezza, violenze fisiche, ecc.).

 

 

 

 

“E’ il nostro corpo che controlla le nostre modalità di reazione al trauma, non la nostra mente. E’ il nostro corpo che controlla quello che facciamo e quello che poi possiamo o non possiamo recuperare dell’evento traumatico e dell’effetto avuto su di noi.” 

 

                                                                                                                                                                                                        B. van der Kolk

 

 

 

Somatic Experiencing e la cura dei traumi

 

Spesso esiste la convinzione, errata e limitante, che per guarire da un trauma sia necessario reimmergersi tra i terribili ricordi del passato e rivivere catarticamente la stessa angoscia, lo stesso terrore e impotenza di allora. Seguendo una simile strategia spesso si ottiene un unico immediato risultato: vengono ricontattate solo le emozioni traumatiche, appunto l'angoscia, il terrore, l'impotenza e la frammentazione tipici dei traumi, senza peraltro riuscire a ripristinare quel senso di sicurezza e di potere che ogni individuo ha normalmente.

 

Somatic Experiencing è un approccio per la guarigione dei sintomi traumatici. Questi sintomi, come dicevamo, sono spesso i segnali di risposte neurofisiologiche di congelamento e di risposte naturali ed istitntive (lotta e fuga) incomplete, cioè non messe in atto.

Queste risposte hanno a che fare principalmente con un processo fisiologico autonomo, guidato da strutture cerebrali primitive (cervello rettiliano) che la nostra volontà ed attività cosciente non può controllare. 

 

Somatic Experiencing, ha l'obiettivo fondamentale di aiutare a ricreare il senso di sicurezza perduto

e di espandere la capacità di tollerare le sensazioni del corpo in situazioni di stress. Questo aiuta la fidarsi della sua saggezza innata e permette di separare la paura e il terrore sperimentati durante l'evento dall'evento stesso.

Viene agevolata la riorganizzazione delle modalità di gestione dello stress, che comprende:

  • il ristabilire le risposte di difesa (fuga/lotta, ecc.) associate al trauma
  • la risoluzione dei sintomi fisici, affettivi, cognitivi ed energetici associati al trauma
  • la riorganizzazione delle anormalità del Sistema Nervoso Autonomo associate al trauma
  • la progressiva reintegrazione del Sé verso una migliore espressione nella vita
  • l'aumentare la capacità di contenere stati emozionali estremi e stress ordinario nel corpo, senza disorganizzarsi.


Attraverso particolari strategie, questo approccio, favorisce l'accesso alle strutture cerebrali primitive, il ripristino delle nostre naturali reazioni neurofisiologiche e la capacità di autoregolazione del nostro Sistema Nervoso dopo il trauma e lo shock.

In questo modo aumenta la consapevolezza delle nostre sensazioni corporee e delle nostre risorse,

e gradualmente può avvenire il recupero del naturale senso di potere e di autoefficacia che era presente prima dell'evento violento.

 

Elementi esperienziali con cui lavoriamo, durante una seduta di Somatic Experiencing, sono le sensazioni corporee percepite, le immagini mentali, le azioni compiute, le emozioni vissute, i significati dell'esperienza traumatica.

 

Somatic Experiencing è un metodo di lavoro a mediazione corporea, ma non è un lavoro sul corpo o col corpo, piuttosto è un’esperienza che favorisce lo sviluppo della capacità di autoregolazione dell’organismo e del suo Sistema Nervoso, e quindi è la persona intera che viene coinvolta e che partecipa: mente, anima e corpo.

 

 


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