Mi chiamo Alberto Dazzi, sono nato a Parma nel 1961 e qui vivo e lavoro.

Nella mia città esercito la professione di psicologo e psicoterapeuta (iscrizione all'Albo degli Psicologi dell'Emilia Romagna n. 994/A e nell'Elenco degli Psicoterapeuti). Mi occupo  anche di supervisione clinica e di formazione in diverse ambiti professionali (da quello sociale e sanitaria a quello aziendale e organizzativo).


Il mio percorso


Dopo la laurea in Psicologia all'Università di Padova, nel 1986, ho seguito un percorso formativo che ho sentito mio fin dall’inizio avvicinandomi all’approccio di Carl Rogers (la Terapia Centrata sul Cliente) attraverso la formazione quadriennale completata all’Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona (IACP) di Roma.

In seguito ho cercato di approfondire le mie competenze professionali attraverso un percorso di formazione continua e supervisione del mio lavoro clinico assieme ad un gruppo di colleghi con cui ancora oggi, dopo più di 20 anni, ho la fortuna di confrontarmi costantemente e che mi ha aiutato nello sviluppare un approccio fenomenologico.

 

Parallelamente mi sembrava sempre più chiaro che aiutare le persone nella loro faticosa e sofferta ricerca di un proprio benessere voleva dire farlo anche attraverso un percorso che favorisse la consapevolezza globale e, in particolare, anche con un’attenzione al vissuto corporeo, attenzione che la Terapia Centrata sul Cliente sembrava non avere.

Da qui la mia ricerca ha continuato a muoversi, andando nella direzione di esperienze formative orientate anche al lavoro corporeo (per es. la bioenergetica di Lowen). E parallelamente anche nella mia vita privata, dopo esperienze giovanili di yoga, mi sono affacciato al mondo delle arti marziali interne iniziando, nei primi anni ’90, la pratica del Tai Chi ma praticando, per qualche anno, anche Aikido.

 

Ma in questi ultimi quindici anni la mia attenzione e il mio orizzonte si sono rivolti sempre più a tutto ciò che ha a che fare con le esperienze estreme, la dissociazione, il trauma e lo shock, e per questo motivo ho completato la formazione triennale in un modello di lavoro a mediazione corporea, Somatic Experiencing®, che mi ha arricchito di una visione assolutamente nuova e affascinante.e di una prassi altrettanto potente ed efficace. Ultimamente poi anche l'EMDR ha iniziato a far parte degli strumenti con cui poter aiutare le persone a sciogliere i nodi traumatici della loro vita.

Per tutte queste ragioni da diversi anni sono anche socio della SIPEM ER (Società Italiana di Psicologia dell'Emergenza, sez. Emilia Romagna), associazione di volontariato che si occupa dell'aiuto alle popolazioni che si trovino in situazioni d'emergenza dopo eventi catastrofici (terremoti, alluvioni, ecc.) o violenti (maxi incidenti, ecc.).

Ultimamente sto anche approfondendo la mia conoscenza ed esperienza della pratica della mindfulness, soprattutto grazie alla formazione della Inner Sight, associazione che segue l'orientamento della Mindfulness Association di Rob Nairn.

 

Nella mia attività professionale sono anche docente senior al Corso di specializzazione per psicoterapeuti allo IACP (sede di Milano) e collaboro con evolve, società di consulenza e formazione aziendale.

 

La mia esperienza clinica si sta sempre più arricchendo di uno sguardo con cui, grazie a queste conoscenze, cerco di integrare le precedenti competenze terapeutiche con quelle più specifiche relative alla terapia del trauma. E questo oggi è l'aspetto per me più importante che mi consente anche di continuare a studiare e formarmi in quest'area clinica così complessa ma pure affascinante.



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